29 Aprile 2024

Quando si cerca una guida alla scelta dei termosifoni, e in Rete ce ne sono tante e valide, quello che si sta cercando è, in realtà, quasi sempre una serie di consigli utili nella scelta del calorifero: spesso non è in discussione, cioè, il tipo di impianto di riscaldamento da realizzare in casa, ma solo come dovranno essere fatti gli elementi installati in ogni stanza e che provvedono al suo riscaldamento. Dalla tipologia ai materiali, passando per le funzioni disponibili e la possibilità di regolarne singolarmente la temperatura, le alternative ormai disponibili sono (per fortuna!) numerose e sul sito di Barbuiani Srl se ne trova disponibile una buona selezione. Qui proveremo a capire meglio, invece, quando un calorifero a irraggiamento è meglio di un tradizional” termosifone a convezione; quando scegliere un termosifone in acciaio, in alluminio o in materiali sintetici; se davvero ci sono stanze in cui più che di un termosifone si ha bisogno di uno scaldasalviette e via di questo passo.

Come scegliere il termosifone migliore per ogni stanza

Partiamo brevemente dalla differenza tra un calorifero a convezione e un calorifero a irraggiamento, premessa essenziale di qualsiasi guida alla scelta dei termosifoni. I primi, come già si accennava, sono i modelli più antichi di termosifoni e, semplificando molto, riscaldano l’aria che hanno intorno, sfruttando quella regola elementare secondo cui l’aria calda sale verso l’alto per riscaldare l’ambiente. Quando sono a irraggiamento, invece, i termosifoni riscaldano la superficie a cui sono addossati, le pareti quindi, lasciando che siano queste a propagare il calore nella stanza. La prima differenza, e quello che è uno dei principali vantaggi dei termosifoni a irraggiamento, dovrebbe apparire evidente già a questo punto: c’è meno dispersione del calore, il rilascio del calore è più progressivo e, dal momento che la stanza o le stanze in questione si raffreddano nuovamente meno in fretta, i consumi ne risultano ridotti. Se i vecchi caloriferi a convezione, poi, seccano l’aria e richiedono di prendere adeguate misure per umidificarla a dovere, i caloriferi a irraggiamento garantiscono una migliore qualità dell’aria. Questo non vuol dire comunque che, se l’impianto è datato e non si ha voglia di intervenire radicalmente, la prima soluzione non sia ancora una buona soluzione per il riscaldamento domestico.

Se fino a qualche tempo fa il grosso di una guida alla scelta dei termosifoni si focalizzava, poi, sui materiali migliori per i caloriferi, oggi ci sono aspetti decisamente più cruciali e da cui dipende il comfort termico dell’abitazione. Che si tratti di termosifoni in acciaio, termosifoni in alluminio o termosifoni in materiali sintetici, le materie prime in questione sono infatti tutte degli ottimi conduttori di calore. Meglio prestare attenzione al numero di elementi da installare in ogni stanza, a seconda dei metri cubi da riscaldare e da una serie di fattori come la presenza e le dimensioni di eventuali aperture, la natura degli infissi e la dispersione di calore che generano, eccetera. Come si accennava, soprattutto in appartamento e in stanze come il bagno, potrebbe essere utile, poi, fare installare, più che un calorifero vero e proprio, una sorta di scaldasalviette che possa essere utilizzato anche per far asciugare prima il bucato. Soprattutto se sono autonomi, infine, programmare i termosifoni con un timer o un termostato o applicare a ogni singolo calorifero un sistema, una valvola di termocontrollo che, di fatto, si attivi una volta raggiunta la temperatura giusta ed eviti di far surriscaldare la stanza può aiutare a contenere i consumi e godere della giusta temperatura in casa.